Google Plus ha davvero chiuso?

Nato da Google nel 2011 e chiuso dallo stesso Google nel 2018. Una breve storia triste toccata a Google Plus, il social che ha avuto una vita un po' difficile, forse perché non è mai stato compreso a pieno… Abbiamo sentito spesso infatti: perché Google Plus? Chi lo usa? Domande lecite dato che la piattaforma non si è mai dimostrata social e trendy come i più noti Facebook, Instagram, Twitter etc.

Eppure, questo social è riuscito lo stesso a conquistare molti utenti: ben 3 miliardi di iscritti fino ad oggi! Chi se lo sarebbe mai aspettato?

Ma perché Google Plus ha chiuso?

Nonostante il gran numero di utenti, è successo un fatto che ha spinto Google ad annunciare la sua chiusura (prevista in maniera definitiva per agosto 2019). Il motivo, purtroppo, è un bug nel software che ha tenuto esposti i dati di mezzo milione di utenti per tre anni (dal 2015 al 2018). Più specificatamente quelli relativi ai campi che non erano stati contrassegnati dagli utenti come pubblici, ad esempio: nome, indirizzo email, professione, sesso ed età.

Il problema, Google, in realtà, lo aveva risolto ancora a marzo del 2018 e non sono ancora state trovate prove dell'utilizzo improprio di questi dati. Molto probabilmente, come sostiene il New York Times con l'inchiesta uscita l'8 ottobre scorso, Google ha preso questa decisione per evitare danni alla reputazione e per non attirare l'attenzione delle autorità di regolamentazione come per il caso Cambridge Analytica di Facebook.

Cosa accadrà ora?

Nel comunicato del suo blog, Google ha specificato che interromperà i profili Google Plus dei consumatori, quindi non quelli delle aziende.
Oltre alla questione della privacy dei dati, questo fatto può essere definito come un pretesto per chiudere definitivamente la versione consumer, che purtroppo non aveva mai riscosso grande successo. Infatti, come ha affermato lo stesso Google, l'utilizzo e il coinvolgimento da parte dei consumatori della piattaforma attualmente erano bassi: il 90% delle sessioni non arrivava nemmeno a 5 secondi. Mentre i profili aziendali hanno ottenuto e continuano ad avere maggior coinvolgimento degli utenti. Dalle ultime recensioni è risultato che il social viene utilizzato molto per le discussioni fra i collaboratori delle varie aziende, inoltre dà la possibilità di impostare regole di accesso comuni. Per questo Google ha annunciato che lancerà nuove funzionalità create proprio per le realtà aziendali.
 

Google plus chiusura

Perché la mia azienda dovrebbe avere
Google Plus?

Abbiamo visto quindi che solo i profili dei consumatori verranno chiusi, mentre quelli aziendali rimarranno attivi. Se un'azienda ha già una pagina su Google Plus può tranquillamente continuare a pubblicare gli aggiornamenti, se un'azienda, invece, non ha la pagina gli converrebbe aprirla e gestirla.

È vero che non si hanno gli stessi follower, gli stessi like e condivisioni rispetto a Facebook, ma dobbiamo ricordarci che questo è il social di Google, che continuerà comunque a prediligerlo rispetto ad altri, soprattutto per quanto riguarda l'attività SEO.


Se non lo sapevi infatti:

  • Google Plus è il modo più rapido per indicizzare nuovi contenuti: infatti Google non deve eseguire la scansione dei contenuti del tuo sito perché su G+ sono già pronti.
  • I contenuti completi di frasi accattivanti, parole chiave, link, foto o video saranno più visualizzati e la frase principale diventerà il tag title nel risultato di ricerca.
  • Quando le persone condividono il tuo contenuto, Google percepisce che il tuo post è di qualità ed in questo modo ti darà maggiori possibilità di apparire fra i risultati di ricerca.

 

Non perdiamo perciò la fiducia in questo social dalle grandi potenzialità che purtroppo non vengono valorizzate. Apri quindi la pagina Google Plus della tua azienda oppure, se preferisci prima capire quali social possono fare al caso tuo, contattaci ed insieme studieremo una strategia su misura!